Giappone - J-League 08/19 10:00 11 [3] Gamba Osaka v Urawa Red Diamonds [6] W 1-3
Giappone - J-League 08/15 10:00 10 [7] Urawa Red Diamonds v Sanfrecce Hiroshima [8] W 1-0
Giappone - J-League 08/08 09:00 9 [5] Nagoya Grampus v Urawa Red Diamonds [7] L 6-2
Giappone - Coppa J-League 08/05 10:00 2 [2] Cerezo Osaka v Urawa Red Diamonds [1] L 1-0
Giappone - J-League 08/01 10:00 8 [6] Urawa Red Diamonds v Shimizu S-Pulse [17] D 1-1
Giappone - J-League 07/26 09:00 7 [14] Yokohama FC v Urawa Red Diamonds [7] W 0-2
Giappone - J-League 07/22 10:30 6 [6] Urawa Red Diamonds v Kashiwa Reysol [12] L 0-4
Giappone - J-League 07/18 10:00 5 [4] FC Tokyo v Urawa Red Diamonds [2] L 2-0
Giappone - J-League 07/12 10:00 4 [4] Urawa Red Diamonds v Kashima Antlers [18] W 1-0
Giappone - J-League 07/08 09:00 3 [6] Vegalta Sendai v Urawa Red Diamonds [4] W 1-2
Giappone - J-League 07/04 10:00 2 [4] Urawa Red Diamonds v Yokohama F-Marinos [14] D 0-0
Giappone - J-League 03/01 05:00 2 Urawa Red Diamonds v Sanfrecce Hiroshima - Postponed
Giappone - Coppa J-League 02/26 10:30 2 Urawa Red Diamonds v Matsumoto Y FC - Postponed
Giappone - J-League 02/21 10:00 1 Shonan Bellmare v Urawa Red Diamonds W 2-3
Giappone - Coppa J-League 02/16 05:00 1 Urawa Red Diamonds v Vegalta Sendai W 5-2
Giappone - J-League 12/07 05:00 34 [13] Urawa Red Diamonds v Gamba Osaka [9] L 2-3
Giappone - J-League 11/30 05:00 33 [2] FC Tokyo v Urawa Red Diamonds [13] D 1-1
AFC Champions League - Qual. 11/24 10:01 1 [2] Urawa Red Diamonds v Al Hilal Riyadh [1] L 0-2
AFC Champions League - Qual. 11/09 16:30 1 [1] Al Hilal Riyadh v Urawa Red Diamonds [2] L 1-0
Giappone - J-League 11/05 09:30 32 [11] Urawa Red Diamonds v Kawasaki Frontale [4] L 0-2
Giappone - J-League 11/01 10:00 30 [1] Kashima Antlers v Urawa Red Diamonds [9] L 1-0
Giappone - J-League 10/29 10:00 31 [4] Sanfrecce Hiroshima v Urawa Red Diamonds [12] D 1-1
AFC Champions League - Qual. 10/23 12:00 2 [2] Guangzhou Evergrande v Urawa Red Diamonds [2] W 0-1
Giappone - J-League 10/18 10:30 29 [10] Urawa Red Diamonds v Oita [8] L 0-1
Giappone - J-League 10/06 08:00 28 [14] Urawa Red Diamonds v Shimizu S-Pulse [10] W 2-1
AFC Champions League - Qual. 10/02 10:30 2 [2] Urawa Red Diamonds v Guangzhou Evergrande [2] W 2-0
Giappone - J-League 09/28 05:00 27 [16] Sagan Tosu v Urawa Red Diamonds [15] D 3-3
Coppa di Giappone 09/25 10:00 10 Urawa Red Diamonds v Honda FC L 0-2
AFC Champions League - Qual. 09/17 10:30 3 [2] Urawa Red Diamonds v Shanghai SIPG [2] D 1-1
Giappone - J-League 09/13 10:30 26 [11] Urawa Red Diamonds v Cerezo Osaka [6] L 1-2

Wikipedia - Urawa Red Diamonds

L'Urawa Red Diamonds (浦和レッドダイヤモンズ?, Urawa Reddo Daiyamonzu), meglio noto come Urawa Reds, è una società calcistica giapponese con sede nella città di Saitama. La squadra milita nella J1 League, la massima divisione del campionato giapponese.

Fondata nel 1950 come sezione calcistica del circolo sportivo aziendale delle industrie pesanti Mitsubishi con sede a Kōbe, la squadra è fra i membri fondatori di entrambi i tornei che hanno funto da massima serie nazionale di calcio (in cui vi ha sempre militato, salvo nelle stagioni 1989-90 e 2000) divenendo, quindi, anche una delle prime squadre a passare al professionismo in concomitanza con l'istituzione della J. League.

Prima squadra giapponese a conseguire un treble domestico, l'Urawa Red Diamonds figura al quarto posto sia nell'albo d'oro della massima serie (in coabitazione con gli Yokohama F·Marinos) sia in quello della coppa nazionale (con la maggior parte dei trofei vinti durante il periodo dilettantistico). A livello confederale vanta tre affermazioni nell'AFC Champions League, avendo vinto le edizioni 2007, 2017 e 2022 del torneo e risultando, pertanto, a pari merito con il Pohang Steelers, la seconda compagine più titolata nella competizione dopo l'Al-Hilal.

Il club venne fondato nel 1950 come sezione calcistica del circolo sportivo delle industrie pesanti Mitsubishi ubicate a Kōbe. Iscritta ai tornei nazionali riservati alle squadre aziendali (dove ottenne, come miglior risultato, il secondo posto nell'edizione 1956), nei primi anni di attività la squadra subì numerose riforme societarie che portarono al trasferimento della sede a Tokyo nel 1958, nonché la confluenza di sezioni calcistiche provenienti da altri stabilimenti nel 1964. L'anno successivo la squadra fu scelta come partecipante alla prima edizione della Japan Soccer League, segnalandosi subito come una delle principali squadre del torneo vincendo, nel 1969, il suo primo campionato.

Per tutti gli anni settanta e fino ai primi anni ottanta il Mitsubishi Heavy Industries si confermò squadra di vertice, raggiungendo l'apice della forma nel 1978, quando divenne la prima squadra giapponese a centrare il treble domestico. Con l'avvento del professionismo nel calcio giapponese avvenuto a metà degli anni ottanta, il ruolo di squadra di vertice del Mitsubishi Heavy Industries iniziò a ridimensionarsi, anche a causa di alcune scelte societarie che non contemplavano la messa sotto contratto di giocatori stipendiati solamente per disputare le partite. In seguito alla prima retrocessione in seconda divisione, avvenuta al termine della stagione 1988-89, si decise di operare una serie di riforme all'interno della società (fra cui il trasferimento della sede a Saitama e il cambio di denominazione in Mitsubishi Motors Football Club, avvenuto nel 1990) che le permetteranno di ottenere, nella stagione 1991-92, i requisiti per ottenere il passaggio al professionismo.

Iscrittasi alla nuova lega professionistica con il nome di Urawa Red Diamonds, la squadra, grazie all'apporto di numerosi giocatori provenienti dai campionati europei (fra cui i tedeschi Uwe Bein e Guido Buchwald), migliorò gradualmente le proprie prestazioni sino a proporsi fra le pretendenti al titolo nelle stagioni 1995 e 1996. Una serie di circostanze sfavorevoli avvenute nelle stagioni immediatamente successive, fra cui gli infortuni o le cessioni di alcuni giocatori chiave, causarono un rapido declino delle prestazioni della squadra, che scesero in seconda categoria al termine della stagione 1999.

Dopo l'immediata risalita in massima divisione, gli Urawa Red Diamonds riacquistarono gradualmente competitività aggiudicandosi l'edizione 2003 della Coppa Yamazaki Nabisco (primo trofeo vinto dopo il passaggio al professionismo) e perdendo la finale della J. League Division 1 2004. Seguirono la vittoria di due edizioni consecutive della Coppa dell'Imperatore (2005 e 2006), della Supercoppa del Giappone (2006) e del campionato nella stagione 2006, successo, quest'ultimo, che permise agli Urawa Red Diamonds di esordire nell'AFC Champions League: nella competizione continentale la squadra continuò, da esordiente nel torneo, il proprio ciclo vincente, sconfiggendo in finale gli iraniani del Sepahan.

Dopo aver ottenuto il terzo posto nella Coppa del mondo per club 2007 e difeso il titolo continentale sino alle semifinali (dove furono eliminati dai connazionali del Gamba Osaka), per un quinquennio gli Urawa Red Diamonds stazionarono nelle posizioni di metà classifica del campionato, ad eccezione della stagione 2011, dove ottenne la salvezza solo alla penultima giornata. Dalla stagione 2014 gli Urawa Red Diamonds tornarono a lottare per il titolo, ottenendo due secondi e un terzo posto negli anni successivi. Nel corso della stagione 2016 la squadra vinse inoltre la Coppa di Lega, seguita l'anno successivo dalla seconda affermazione continentale in AFC Champions League, quest'ultima ottenuta sconfiggendo in finale i sauditi dell'Al-Hilal. Vincitore della Coppa dell'Imperatore 2018, il club fu sconfitto in finale dell'edizione 2019 della AFC Champions League dall'Al-Hilal, per poi aggiudicarsi nuovamente la Coppa dell'Imperatore nel 2021. Nel 2022 la stagione si chiuse con un doppio successo, nella Supercoppa del Giappone e nell'AFC Champions League (in un'altra finale contro l'Al-Hilal).

Il colore della maglia degli Urawa Red Diamonds è il rosso, talvolta accompagnato da inserti bianchi, neri, o blu scuro. Questi colori erano già stati adottati durante la stagione 1978, prima della quale veniva utilizzato il blu.

Lo stemma della squadra, in uso a partire dal febbraio 2001, vede un diamante romboidale di colore rosso che sormonta uno scudo dai colori rosso, bianco e nero: al centro di esso vi è un pallone (simboleggiante l'entusiasmo del pubblico e di tutti coloro che praticano il calcio) e, nella parte più bassa, due rose di Sakuraso (Primula Sieboldii) presenti anche nello stemma della prefettura di Saitama. Lo scudo è inoltre sormontato da un disegno della facciata del Saitama Elite Teacher Training College detto anche Hoshokaku, punto di partenza storico del calcio nella prefettura di Saitama.

Come mascotte ufficiale degli Urawa Reds viene utilizzato un lupo chiamato Redia (レディア) introdotto nel 1992 . Successivamente (nel 1997) gli fu affiancato un altro personaggio dalle fattezze femminili, Friendia. Infine per festeggiare la prima vittoria della J. League nel 2006 furono presentati due lupi gemelli: il maschio Schale e la femmina Diarra. Tutti questi personaggi sono lupi antropomorfi di colore verde e sono stati scelti grazie a delle votazioni del pubblico.

Fino al 1990, il Mitsubishi Heavy Industries ha disputato le proprie partite interne a Tokyo, alternandosi tra il National Olympic Stadium e il Nishigaoka Stadium. Dopo il cambio di denominazione in Mitsubishi Motors avvenuto nel 1990, la squadra iniziò a disputare le gare interne all'Edogawa Stadium per poi passare, in occasione del definitivo passaggio al professionismo (1992) all'Urawa Komaba Stadium di Urawa. A causa di ripetuti lavori di ristrutturazione dello stadio, nel corso degli anni novanta i Red Diamonds furono costretti a disputare alcuni partite nel NACK5 Stadium Ōmiya, situato nella vicina municipalità di Omiya.

Al termine del campionato del mondo 2002 gli Urawa Red Diamonds passarono gradualmente a disputare le partite interne nel Saitama Stadium 2002, costruito originariamente per ospitare alcune partite della competizione calcistica mondiale.

I Red Diamonds svolgono le sessioni di allenamento all'Ohara Training Ground di Saitama, struttura aperta nel 1993 ed ampliata nel 2004. Dal 2005 si è affiancata una seconda struttura, denominata Redsland ed includente un circolo sportivo aperto al pubblico

L'assetto societario degli Urawa Red Diamonds, la cui ultima modifica risale al 1996, con l'assunzione dell'attuale nome in luogo di Mitsubishi Urawa Football Club, vede il controllo finanziario da parte del gruppo Mitsubishi, che agisce per mezzo di un'azienda appositamente fondata il 10 marzo 1992. Il capitale sociale, che fino ai primi anni duemila oscillava su livelli medi (oltre tre milioni di yen nel biennio 2004-2005), ha subìto una consistente impennata verso la fine del decennio in virtù degli introiti derivanti dai successi conseguiti in campo sportivo (oltre sette milioni di yen nel 2008), per poi attestarsi a una media di oltre cinque milioni all'anno.

  • Hiromi Hara (1986-1987)
  • Kōichi Hashiratani (1992-1993)
  • Masahiro Fukuda (1994-1997)
  • Hisashi Tsuchida (1998-1999)
  • Shinji Ono (2000-2001)
  • Masami Ihara (2002)
  • Hideki Uchidate (2003)
  • Nobuhisa Yamada (2004-2008)
  • Keita Suzuki (2009-2011)
  • Yūki Abe (2012-2017)
  • Yōsuke Kashiwagi (2018-2019)
  • Shūsaku Nishikawa (2020)
  • Yūki Abe (2021)
  • Shūsaku Nishikawa (2022)
  • Hiroki Sakai (2023)
  • Japan Soccer League: 4
1969, 1973, 1978, 1982
  • Japan Soccer League Division 2: 1
1989-90
  • Japan Soccer League Cup: 2
1978, 1981
  • Coppa dell'Imperatore: 8
Mitsubishi Heavy Industries: 1971, 1973, 1978, 1980
Urawa Red Diamonds: 2005, 2006, 2018, 2021
  • J. League Division 1: 1
2006
  • Coppa Yamazaki Nabisco: 2
2003, 2016
  • Supercoppa giapponese: 2
2006, 2022
  • AFC Champions League: 3
2007, 2017, 2022
  • Coppa Suruga Bank: 1
2017

Pur avendo avuto un certo seguito di pubblico sin dal periodo dilettantistico (al quale risalgono le origini del soprannome Red Diamonds, successivamente adottato come denominazione ufficiale del team), gli Urawa Red Diamonds iniziarono ad essere seguiti da veri e propri gruppi di tifosi a partire dal 1992, anno a cui risale la fondazione del gruppo dei Crazy Calls (クレイジー・コールズ?). In seguito ad alcuni episodi di teppismo avvenuti durante la stagione 1995, il gruppo iniziò a sfaldarsi progressivamente, sino a scomparire definitivamente nel 1997, in occasione della creazione degli URAWA BOYS (ウラワボーイズ?) che ne hanno ereditato il ruolo di gruppo chiave della tifoseria organizzata della squadra.

Nei primi anni di militanza nel campionato nazionale, gli Urawa Red Diamonds divennero noti per aver intessuto, assieme al Furukawa Electric e l'Hitachi, un rapporto di rivalità denominato Le tre grandi di Marunouchi (丸の内御三家?, Marunouchi Gosanke) o derby di Marunouchi dal quartiere di Tokyo in cui erano dislocate le sedi delle rispettive aziende. Durante la militanza in Japan Soccer League la squadra registrò inoltre delle rivalità con il Toyo Kogyo, lo Yanmar Diesel e il Fujita Kogyo, avversarie nella lotta al titolo nazionale fra la fine degli anni sessanta e i primi anni ottanta.

Dopo il passaggio al professionismo e la contestuale ascesa nelle serie superiori di altre squadre con sede a Saitama, la tifoseria degli Urawa Red Diamonds iniziò a intessere una rivalità coi concittadini dell'Omiya Ardija, con cui la squadra disputa il derby di Saitama (さいたまダービー?). La rivalità con il Gamba Osaka si è invece accesa a metà degli anni duemila, quando entrambe le squadre arrivarono a contendersi la vittoria del campionato e il raggiungimento della finale di AFC Champions League. Accesa è anche la rivalità con il Kashima Antlers.

Rosa e numerazione aggiornate al 13 gennaio 2024.

Staff tecnico aggiornato al 14 febbraio 2024.

  • The Complete History of Japan Soccer League, 1965-1992 (日本サッカーリーグ全史 1965-1992?), 1993 ISBN non esistente
  • 1986-1987 JSL Year Book, 1986, Football Magazine, ISBN non esistente
  • URAWA REDS Official History 1992-2002 浦和レッズ10年史, ベースボール・マガジン社, 2002 ISBN 4-583-03685-X
  • Hiroshi Okada, 「【丸の内御三家から学閥まで】日本サッカー協会の"構造と力"」『サッカー日本代表斬り捨て御免!』, Takarajimasha, 2002 ISBN 978-4796625746
  • Yoshiyuki Osumi, 『浦和レッズの幸福』アスペクト, 1998, ISBN 978-4893669926
  • Atsushi Seino,『浦和レッズがやめられない』ランドガレージ, 2001, ISBN 978-4434008474
  • Mitsubishi Heavy Industries
  • Mitsubishi Motors
  • Japan Soccer League
  • Albo d'oro della massima serie giapponese di calcio
  • Albo d'oro della Coppa dell'Imperatore
  • Albo d'oro della Japan Soccer League Cup
  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Urawa Red Diamonds
  • (EN) Sito ufficiale, su urawa-reds.co.jp.
  • (JA) Sito dei tifosi dell'Urawa Reds, su komura.com.

History

Hiromi Hara, attaccante del Mitsubishi Heavy Industries fra il 1981 ed il 1992. Dopo il passaggio della squadra al professionismo, ricoprì fra il 1998 ed il 1999 il ruolo di allenatore.

Periodo dilettantistico

Il club venne fondato nel 1950 come sezione calcistica del circolo sportivo delle industrie pesanti Mitsubishi ubicate a Kōbe. Iscritta ai tornei nazionali riservati alle squadre aziendali (dove ottenne, come miglior risultato, il secondo posto nell'edizione 1956), nei primi anni di attività la squadra subì numerose riforme societarie che portarono al trasferimento della sede a Tokyo nel 1958, nonché la confluenza di sezioni calcistiche provenienti da altri stabilimenti nel 1964. L'anno successivo la squadra fu scelta come partecipante alla prima edizione della Japan Soccer League, segnalandosi subito come una delle principali squadre del torneo vincendo, nel 1969, il suo primo campionato.

Per tutti gli anni settanta e fino ai primi anni ottanta il Mitsubishi Heavy Industries si confermò squadra di vertice, raggiungendo l'apice della forma nel 1978, quando divenne la prima squadra giapponese a centrare il treble domestico. Con l'avvento del professionismo nel calcio giapponese avvenuto a metà degli anni ottanta, il ruolo di squadra di vertice del Mitsubishi Heavy Industries iniziò a ridimensionarsi, anche a causa di alcune scelte societarie che non contemplavano la messa sotto contratto di giocatori stipendiati solamente per disputare le partite. In seguito alla prima retrocessione in seconda divisione, avvenuta al termine della stagione 1988-89, si decise di operare una serie di riforme all'interno della società (fra cui il trasferimento della sede a Saitama e il cambio di denominazione in Mitsubishi Motors Football Club, avvenuto nel 1990) che le permetteranno di ottenere, nella stagione 1991-92, i requisiti per ottenere il passaggio al professionismo.

Periodo professionistico

Dopo avervi militato fra il 1994 e il 1997, Guido Buchwald allenò gli Urawa Red Diamonds fra il 2004 e il 2006 ottenendo diversi trofei, fra cui il double campionato-coppa nazionale del 2006.

Iscrittasi alla nuova lega professionistica con il nome di Urawa Red Diamonds, la squadra, grazie all'apporto di numerosi giocatori provenienti dai campionati europei (fra cui i tedeschi Uwe Bein e Guido Buchwald), migliorò gradualmente le proprie prestazioni sino a proporsi fra le pretendenti al titolo nelle stagioni 1995 e 1996. Una serie di circostanze sfavorevoli avvenute nelle stagioni immediatamente successive, fra cui gli infortuni o le cessioni di alcuni giocatori chiave, causarono un rapido declino delle prestazioni della squadra, che scesero in seconda categoria al termine della stagione 1999.

Dopo l'immediata risalita in massima divisione, gli Urawa Red Diamonds riacquistarono gradualmente competitività aggiudicandosi l'edizione 2003 della Coppa Yamazaki Nabisco (primo trofeo vinto dopo il passaggio al professionismo) e perdendo la finale della J. League Division 1 2004. Seguirono la vittoria di due edizioni consecutive della Coppa dell'Imperatore (2005 e 2006), della Supercoppa del Giappone (2006) e del campionato nella stagione 2006, successo, quest'ultimo, che permise agli Urawa Red Diamonds di esordire nell'AFC Champions League: nella competizione continentale la squadra continuò, da esordiente nel torneo, il proprio ciclo vincente, sconfiggendo in finale gli iraniani del Sepahan.

Dopo aver ottenuto il terzo posto nella Coppa del mondo per club 2007 e difeso il titolo continentale sino alle semifinali (dove furono eliminati dai connazionali del Gamba Osaka), per un quinquennio gli Urawa Red Diamonds stazionarono nelle posizioni di metà classifica del campionato, ad eccezione della stagione 2011, dove ottenne la salvezza solo alla penultima giornata. Dalla stagione 2014 gli Urawa Red Diamonds tornarono a lottare per il titolo, ottenendo due secondi e un terzo posto negli anni successivi. Nel corso della stagione 2016 la squadra vinse inoltre la Coppa di Lega, seguita l'anno successivo dalla seconda affermazione continentale in AFC Champions League, quest'ultima ottenuta sconfiggendo in finale i sauditi dell'Al-Hilal. Vincitore della Coppa dell'Imperatore 2018, il club fu sconfitto in finale dell'edizione 2019 della AFC Champions League dall'Al-Hilal, per poi aggiudicarsi nuovamente la Coppa dell'Imperatore nel 2021. Nel 2022 la stagione si chiuse con un doppio successo, nella Supercoppa del Giappone e nell'AFC Champions League (in un'altra finale contro l'Al-Hilal).

Gli Urawa Red Diamonds sono una squadra di calcio con sede a Saitama, in Giappone. Fondati nel 1950, sono stati una delle forze dominanti del calcio giapponese negli ultimi anni, avendo vinto la J1 League per due volte e la Coppa dell'Imperatore per sei volte.

Il nome "Urawa Red Diamonds" deriva dal nome della città di Urawa, dove il club è stato fondato, e dal colore rosso, che è il colore della squadra. L'emblema della squadra è un diamante rosso con al centro una stella bianca.

Gli Urawa Red Diamonds giocano le loro partite casalinghe al Saitama Stadium 2002, che può ospitare fino a 63.700 spettatori. Il loro principale rivale è l'Omiya Ardija, con cui giocano il derby di Saitama.

Alcuni dei giocatori più famosi che hanno giocato per gli Urawa Red Diamonds includono il giapponese Shinji Ono, il brasiliano Emerson e il nigeriano Peter Utaka.

Gli Urawa Red Diamonds sono una delle squadre di calcio più titolate del Giappone e sono sempre tra le favorite per vincere i trofei nazionali.