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Stat.

 TotalIn casaFuori casa
Partite disputate 10 6 4
Wins 2 1 1
Draws 2 2 0
Losses 6 3 3
Goals for 10 5 5
Goals against 11 6 5
Clean sheets 3 2 1
Failed to score 5 3 2

La nazionale di calcio della Repubblica d'Irlanda (in inglese Republic of Ireland national football team; in irlandese foireann peile náisiúnta Phoblacht na hÉireann) è la rappresentativa calcistica della Repubblica d'Irlanda ed è sotto la giurisdizione della Football Association of Ireland; non va confusa con la nazionale nordirlandese o con la nazionale gestita dall'IFA, che competeva in campo internazionale prima della guerra d'indipendenza irlandese conclusasi nel 1921.

Pur avendo partecipato a varie manifestazioni di primo livello, la squadra non ha mai raggiunto alcun traguardo iridato o europeo; finora ha partecipato a tre edizioni del campionato del mondo (1990, 1994, 2002), dove ha raggiunto come miglior risultato i quarti di finale a Italia 1990, e a tre edizioni del campionato europeo, nel 1988, dove uscì al primo turno a causa del terzo posto nel gruppo B alle spalle di URSS e Paesi Bassi (poi finaliste del torneo), nel 2012 e nel 2016, dove la squadra raggiunse gli ottavi di finale e fu eliminata dalla Francia padrona di casa, poi finalista perdente del torneo. L'Irlanda è tutt'oggi l'unica squadra ad aver superato il primo turno in tutte le edizioni del campionato mondiale di calcio alle quali ha partecipato tra le squadre che ne hanno giocate più di una.

L'Irlanda ha ottenuto il miglior piazzamento nella classifica mondiale della FIFA ad agosto 1993 raggiungendo il 6º posto, mentre la posizione peggiore nel ranking è il 70º posto di giugno 2014. Occupa il 47º posto della graduatoria.

History

Lo Stato Libero d'Irlanda e gli esordi

Dal 1882 al 1924 l'intera isola d'Irlanda fu rappresentata dalla nazionale organizzata dalla Irish Football Association (IFA), che sarebbe poi divenuta la federazione nordirlandese, con sede a Belfast. Nel 1920 l'isola fu politicamente divisa tra Irlanda del Nord e Stato Libero d'Irlanda (l'ultimo sarebbe divenuto poi Éire o Irlanda dopo l'adozione della Costituzione irlandese del 1937, seguita dalla proclamazione della Repubblica del 1949). A seguito delle conseguenze politiche della Guerra d'indipendenza irlandese così come dai dissidi sorti all'interno dell'IFA, alcuni membri della federazione originaria si spostarono a Dublino fondando un'altra organizzazione che venne chiamata Football Association of the Irish Free State (FAIFS) e che cominciò a organizzare un proprio campionato e una sua rappresentativa nazionale.

Nel 1923 la FAIFS fu riconosciuta dalla FIFA come federazione nazionale dello Stato Libero d'Irlanda L'esordio internazionale avvenne alle Olimpiadi di Parigi del 1924, durante le quali il 28 maggio lo Stato Libero d'Irlanda affrontò la Bulgaria allo stadio di Colombes vincendo 1-0. La prima rete della storia irlandese fu segnata dall'attaccante Paddy Duncan. La vittoria assicurò il passaggio del turno ai quarti di finale, dove gli irlandesi persero con una squadra che sarebbe diventata una sorta di nemesi storica, i Paesi Bassi.

L'esordio casalingo della nazionale dello Stato Libero d'Irlanda avvenne il 14 giugno 1924, contro gli Stati Uniti che avevano organizzato un breve tour europeo dopo aver giocato alle olimpiadi estive. Anche questo esordio fu bagnato con un successo, con Ed Brookes protagonista di una tripletta nella vittoria per 3-1 al Dalymount Park.

Lo Stato Libero d'Irlanda non giocò altre partite sino al 21 marzo 1926, una gara fuori casa contro l'Italia persa 3-0. Negli anni successivi lo status della competizione calcistica dei precedenti giochi olimpici fu riconsiderata e di fatto questo match viene spesso considerato come la vera prima partita ufficiale della selezione irlandese. Il 25 febbraio 1934, lo Stato Libero d'Irlanda debuttò nella Coppa del Mondo FIFA, pareggiando 4-4 col Belgio at Dalymount Park nelle qualificazioni. Paddy Moore segnò tutte le marcature, divenendo il primo ed unico giocatore a segnare quattro reti in una qualificazione a un mondiale.

Dalla proclamazione della Repubblica al 1958

La nazionale irlandese che partecipò alle Olimpiadi del 1948

Dal 1936, la FAI adottò finalmente la denominazione "Football Association of Ireland" riferendosi come Éire o "Irlanda". Ne conseguì un periodo di enorme caos dato che c'erano due selezioni irlandesi attive e gestite da due Associazioni in conflitto tra loro. Entrambe le organizzazioni, sia la IFA con sede a Belfast sia la FAI con sede a Dublino rivendicavano la loro giurisdizione su tutta l'isola d'Irlanda considerandosi in diritto di selezionare giocatori provenienti da tutte e 32 le contee. Vi erano almeno 38 dual internationals selezionati per rappresentare entrambe le squadre. Sostanzialmente la maggioranza erano giocatori della Repubblica a rispondere alla chiamata dell'IFA, mentre erano assai pochi a "oltrepassare il confine" in senso opposto.

Nel 1949 una vittoria per 2-0 sulla rivale Inghilterra al Goodison Park, registrata come la prima sconfitta patita dagli inglesi in casa contro una squadra non considerata Home Country, sembrò promettere rapidi miglioramenti che invece non si registrarono.

La nazionale irlandese in campo a Rotterdam nel 1956 dove si impose sui padroni di casa per 4-1

La FIFA fu costretta a intervenire quando entrambe le squadre si trovarono a partecipare alle qualifiche alla Coppa del Mondo del 1950, prima volta in assoluto. Quattro giocatori – Tom Aherne, Reg Ryan, Davy Walsh, Con Martin – giocavano infatti indistintamente per entrambe le selezioni nello stesso torneo. Tutti e quattro i giocatori coinvolti erano nati originariamente nello Stato Libero d'Irlanda e avevano esordito per la FAI prima di rappresentare anche la nazionale IFA. La situazione aveva evidentemente allarmato la FAI che si era rivolta alla FIFA in modo che bloccasse la IFA nel selezionare giocatori provenienti dalla propria area di competenza e soprattutto evitare che facessero pressione tramite i club di appartenenza. La FIFA in maniera molto pratica stabilì che ogni federazione doveva limitarsi a selezionare i giocatori in base ai propri confini geografico-politici, decidendo inoltre che dal 1953 nessuna delle due squadre avrebbe potuto chiamarsi semplicemente Irlanda nelle competizioni dove entrambe avessero avuto diritto di partecipare. La FIFA decretò che la squadra della FAI avrebbe dovuto chiamarsi Repubblica d'Irlanda mentre quella della IFA Irlanda del Nord.

Trovata dopo faticosi iter burocratici una propria identità, la nazionale irlandese visse molti anni di autentico limbo senza riuscire a qualificarsi mai a una competizione finale delle rassegne europee e mondiali, questo a dispetto di giocatori di notevole classe ed esperienza che si sono avvicendati durante gli anni.

Nelle qualificazioni ai Mondiali di calcio 1958 l'Irlanda sfiorò la qualificazione ai danni dell'Inghilterra: passata in vantaggio a Dublino con un gol di Alf Ringstead, la formazione verde si fece pareggiare all'ultimo minuto dall'inglese John Atyeo, per 1-1 finale che salvò gli inglesi. Con le regole del tempo, infatti, una vittoria della Irlanda avrebbe significato un successivo play-off con l'Inghilterra per un posto al mondiale.

Anni '60 e '70

Dopo aver raggiunto i quarti di finale delle qualificazioni agli Europei del 1964, l'Irlanda si trovò in girone per i Mondiali di calcio 1966 contro Siria e Spagna. Nonostante il ritiro della Siria, il gruppo rimase interessate anche con due sole contendenti, dato che gli irlandesi risultarono vittoriosi in casa per 1-0 mentre gli iberici si imposero 4-1 in Spagna. Al tempo non era in vigore la regola dei gol fuori casa e con una vittoria a testa si fissò uno spareggio. Il match decisivo ebbe luogo al Parc des Princes di Parigi e, nonostante l'esordio in maglia verde di Eamon Dunphy fu vinto dalla Spagna per 1-0. Il risultato della partita portò in Irlanda aspre polemiche, non sulla squadra che comunque aveva ben figurato, quanto sulla federazione. Il luogo del match avrebbe dovuto essere infatti originariamente il Wembley Stadium di Londra, città abitata da tantissimi irlandesi, ma la FAI accettò la richiesta della federcalcio spagnola di spostare l'evento a Parigi, che era invece abitata da una considerevole comunità spagnola e molto più facilmente raggiungibile dai tifosi iberici, venendo quindi accusata di aver preferito gli introiti al botteghino a un tifo più casalingo.

Nel 1965 la Repubblica d'Irlanda selezionò il difensore del Manchester United Shay Brennan. Fu la prima volta in assoluto che venne chiamato a vestire il verde un giocatore nato fuori dalla Repubblica per le origini dei suoi giocatori. Sarebbe presto divenuta pratica frequente e avrebbe coinvolto alcuni dei giocatori più noti della nazionale irlandese come Mark Lawrenson, David O'Leary, John Aldridge, Tony Cascarino, Jason McAteer e David Kelly. La FAI si estese anche a giocatori nati in Scozia da genitori irlandesi successivamente, come Ray Houghton. Le regole della selezione vennero negli anni ulteriormente alleggerite, permettendo la convocazione di giocatori nati in altre nazioni che avessero avuto anche solo i nonni irlandesi.

Tra fine anni '60 e anni '70 si registrò un periodo di risultati piuttosto mediocri nonostante la selezione fosse allenata da un CT come Johnny Giles. Successivamente l'Irlanda vide tra le sue schiere il debutto di Liam Brady e di altri giocatori interessanti, e i risultati migliorarono nettamente. La formazione verde non centrò la qualificazione ai Mondiali di calcio 1978 per soli due punti, battendo anche una squadra di primo livello in casa come la Francia.

Anni '80

Il fischio di finale di Paesi Bassi-Irlanda, vinta dagli Oranje con un gol di Kieft e che decretò l'eliminazione dei Green dalla competizione

La sfortuna si abbatté sulla rappresentativa irlandese ancora a inizio anni '80. L'Irlanda stavolta allenata da Eoin Hand, nelle qualificazioni ai Mondiali di calcio 1982, non riuscì a qualificarsi esclusivamente per la differenza reti, che li penalizzò a vantaggio della Francia che era stata, tra l'altro, nuovamente battuta a Dublino. La buona prestazione non fu continuata nelle qualificazioni successive agli europei del 1984 e ai Mondiali di calcio 1986 e Hand fu sostituito.

La svolta attesa da anni si verificò in occasione del campionato d'Europa 1988, a cui l'Irlanda riuscì a qualificarsi partecipando per la prima volta nella sua storia a un torneo internazionale. Gli elementi che contribuirono alla svolta sono da ricondurre a un leggero miglioramento del campionato nazionale, alla crescita del movimento calcistico locale (furono sempre più i giocatori dell'isola smeralda ingaggiati dai club inglesi) e al lavoro del tecnico inglese Jack Charlton.

L'Irlanda esordì all'Europeo con un'inaspettata vittoria sui rivali inglesi (in rete Ray Houghton di testa) a cui fece seguito un pareggio contro l'Unione Sovietica per 1-1: rimangono impresse nella mente dei tifosi le immagini dei calciatori in maglia verde che esultano dopo la rete all'Inghilterra, e Charlton che si porta incredulo le mani tra i capelli. All'ultima partita, gli irlandesi furono tuttavia eliminati perdendo 1-0 contro l'Olanda per un gol di Kieft nei minuti conclusivi: la Nazionale verde fu comunque la sorpresa positiva del torneo.

Anni '90

L'Irlanda in campo a Italia '90 con in primo piano il portiere Pat Bonner, protagonista della storica vittoria ai rigori contro la Romania agli ottavi di finale

Dando seguito ideale alla partecipazione all'Europeo, due anni più tardi l'Irlanda si qualificò per la prima volta nella sua storia al campionato mondiale di calcio per la rassegna del 1990 in Italia, dopo aver ottenuto il secondo posto nel girone di qualificazione dietro la Spagna (tra l'altro, battuta in casa). Al loro esordio iridato gli irlandesi raggiunsero i quarti di finale, conseguendo alla prima partecipazione il loro miglior piazzamento di sempre ai Mondiali. Il risultato fu ottenuto con la singolare curiosità di non aver mai vinto una partita nei tempi regolamentari. Superò infatti il girone per mezzo del sorteggio, dopo aver pareggiato le gare contro l'Egitto e le due avversarie di sempre, Paesi Bassi e Inghilterra. Negli ottavi la squadra di Charlton dovette affrontare la Romania dell'emergente Gheorghe Hagi, dove al termine dei 120 minuti nessuna delle squadre riuscì a segnare alcuna marcatura. In quello che è oggi ritenuto in Irlanda uno dei momenti sportivi più iconici e conosciuti dello sport irlandese, dopo una serie di 4 rigori calciati in rete da entrambe le squadre, il portiere Pat Bonner neutralizzò l'esecuzione dal dischetto di Daniel Timofte. L'ultimo rigore fu tirato dall'attaccante dell'Arsenal David O'Leary, che dopo una lenta rincorsa dove il commentatore televisivo George Hamilton pronunciò la famosa frase "una nazione trattiene il respiro" (‘A nation holds its breath’), realizzò la rete decisiva. Nel turno successivo fu l'Italia padrona di casa a eliminare l'Irlanda con una rete di Salvatore Schillaci nella prima frazione di gara. La selezione irlandese tornò a casa tra l'entusiasmo della popolazione, che celebrò i propri giocatori con un vasto bagno di folla a Dublino.

L'Irlanda in campo a USA '94 negli ottavi di finale contro l'Olanda

Mancato l'approdo agli Europei del 1992, i Green riuscirono a staccare il biglietto per i Mondiali statunitensi dopo un girone di qualificazione tesissimo e ricco di spunti dove erano stati inseriti anche i rivali dell'Irlanda del Nord. Gli irlandesi arrivarono secondi dietro la Spagna soltanto all'ultima giornata: pareggiando proprio con l'Irlanda del Nord a Belfast 1-1 mentre la Spagna si era imposta in casa con la Danimarca, si trovarono in classifica con quest'ultima a pari punti, stessa differenza reti e parità negli scontri diretti, prevalendo per i gol fatti. Paradossalmente furono proprio le 4 reti inflitte tra andata e ritorno all'altra squadra irlandese a risultare decisive.

L'Irlanda si presentò nel 1994 così ai campionati mondiali per la seconda volta, esordendo con un'inaspettata vittoria per 1-0 sull'Italia: a inizio gara, un pallonetto di Ray Houghton trova impreparato Gianluca Pagliuca fuori dai pali che lascia entrare la palla in rete. La poca lucidità offensiva degli azzurri favorisce il controllo del gioco da parte degli irlandesi, che non corrono rischi. Il buon esordio non fu confermato dal match successivo, caratterizzato dalla sconfitta col Messico. Uomo partita, nel bene e nel male, fu il subentrante John Aldridge, che rischiò prima una rissa col quarto uomo a bordo campo (motivo per cui fu poi squalificato) e, entrato in campo, segnò la rete della bandiera che sarebbe risultata poi importantissima al termine del girone. L'ultima partita del girone fu il pareggio contro la Norvegia, uno scialbo 0-0 che consentì però agli irlandesi di passare il turno come secondi per la differenza reti e lo scontro diretto con l'Italia. Il cammino dell'Irlanda a USA '94 si fermò negli ottavi di finale, per mano ancora una volta dell'Olanda. Gli Oranje chiusero la pratica già nel primo tempo, con una prima marcatura di Dennis Bergkamp e quella successiva di Wim Jonk, che con un tiro da una distanza considerevole piegò le mani al portiere Pat Bonner.

Dopo il Mondiale americano, seguì una fase più sfortunata anche se ancora a discreti livelli della selezione irlandese che raggiunse gli spareggi qualificazione sia per gli Europei del 1996, dove fu eliminata ancora una volta dall'Olanda, sia per i mondiali del 1998 dove fu estromessa invece dal Belgio, sia infine per gli europei del 2000, dove perse soltanto per i gol in trasferta contro la Turchia.

Anni 2000

L'Irlanda tornò sotto i riflettori delle fasi finali dei tornei per nazioni nel 2001 sotto la guida di Mick McCarthy, aggiudicandosi finalmente lo spareggio qualificazione interzona con l'Iran per il Campionato mondiale di calcio 2002 pur soffrendo (2-0 a Dublino, 0-1 a Teheran). Staccato uno degli ultimi biglietti a disposizione, la selezione irlandese arrivò in Giappone e Corea con pochi favori di pronostico, soprattutto dopo i forti contrasti fra l'uomo simbolo e capitano della squadra, Roy Keane, e McCarthy e il suo entourage. In quello noto come Saipan Accident, Keane criticò aspramente le scelte logistiche della FAI e i metodi di preparazione della squadra in vista della competizione rilasciando un'intervista. McCarthy affrontò il giocatore in una riunione con la squadra, che terminò in un violento scontro verbale e l'allontanamento di Keane dalla squadra. Mick McCarthy tenne poi una conferenza stampa in cui dichiarò che aveva mandato Keane a casa. L'episodio ebbe molto seguito mediatico in Irlanda, dividendo le opinioni della popolazione. Nonostante il clima teso, l'Irlanda non steccò all'esordio, pareggiando col Camerun dopo una prova convincente. Uno storico gol di Robbie Keane nei minuti di recupero contro la Germania regalò un altro punto prezioso che, grazie alla netta vittoria contro l'Arabia Saudita per 3-0 garantì il passaggio del turno agli irlandesi. Agli ottavi l'Irlanda trovò la ben più favorita Spagna: in una partita ricca di emozioni, gli iberici passarono subito in vantaggio e i green fallirono un rigore concesso, ma nei minuti finali fu assegnato loro un altro rigore. Dal dischetto Robbie Keane non sbagliò, portando il match ai supplementari prima e ai calci di rigore poi. Gli iberici si imposero 3-2 ai tiri dal dischetto, eliminando l'Irlanda.

Nonostante la buona prestazione ai mondiali nippo-coreani, la conduzione della nazionale di McCarthy durò pochi altri mesi. Un brutto esordio in Russia alle qualificazioni agli europei del 2004 vide l'Irlanda perdere nettamente 4-2 con una Russia piuttosto sperimentale e successivamente 1-2 in casa con la Svizzera. Il 5 novembre il tecnico rassegnò le dimissioni e la squadra passò brevemente prima a Don Givens e successivamente a Brian Kerr. L'Irlanda arrivò terza nel girone non qualificandosi.

Fallito l'ingresso agli Europei, l'Irlanda guidata da Kerr comanda per molto tempo il proprio girone di qualificazione a Germania 2006, complice anche una Francia poco brillante, ma crolla alla fine cadendo in quarta posizione addirittura dietro Israele, perdendo lo scontro diretto a Dublino con la nazionale transalpina e pareggiando quello con la Svizzera, poi qualificatasi agli spareggi.

Damien Duff in green batte un corner nel 2008

Successivamente, nel marzo 2006, la nazionale viene affidata all'ex-giocatore, bandiera storica dei green, Steve Staunton, che esordisce in amichevole con un secco 3-0 alla Svezia. Nonostante l'entusiasmo iniziale le quotazioni di Staunton cominciano subito a vacillare dopo prestazioni da dimenticare, culminate con una terribile sconfitta per 5-2 contro Cipro e un contestatissimo 2-1 contro la modesta rappresentativa di San Marino, acciuffato solo in pieno recupero. Pur senza brillare, la nazionale riesce a rimanere in gioco fino alla penultima gara ma Repubblica Ceca e Germania risultano squadre superiori e si qualificano a Euro 2008.

Esonerato Staunton, il 13 febbraio 2008 fu annunciato il nome del successore, l'italiano Giovanni Trapattoni, in carica dal maggio seguente. Nei sorteggi per i Mondiali del 2010 i Greens si trovano nel Gruppo H con Italia e Bulgaria oltre a Cipro, Georgia e Montenegro. Il 25 settembre 2009 Trapattoni ha rinnovato il contratto fino al 2012.

L'Irlanda si è classificata seconda nel Gruppo H dietro all'Italia Campione del Mondo in carica, uscendo imbattuta con 4 vittorie e 6 pareggi. Ha disputato così gli spareggi per l'accesso al Mondiale. Il 19 ottobre 2009 l'urna di Zurigo ha decretato che l'Irlanda affrontasse la Francia, in seguito all'introduzione delle teste di serie, scelta molto criticata da parte irlandese perché tale seeding non era inizialmente previsto. La partita d'andata giocata al Croke Park di Dublino è terminata 0-1 in favore degli ospiti con un gol di Anelka.

Il discusso spareggio con la Francia per i mondiali del 2010

Al ritorno, protrattosi fino ai tempi supplementari, la partita è terminata 1-1, risultato che ha qualificato i francesi. Dopo il gol di Robbie Keane su assist di Duff al 33°, ci furono roventi polemiche da parte irlandese per il gol del francese William Gallas al 103°: la rete infatti era irregolare per un doppio fallo di mano del compagno Thierry Henry che ha poi esultato sotto la curva. Successivamente gli irlandesi chiesero la ripetizione della partita, per bocca di Liam Brady e del presidente della FAI John Delaney, ma la FIFA respinse ufficialmente la richiesta di ripetizione della partita in data 20 novembre, e Henry, dopo essersi giustificato con la frase "non sono io l'arbitro", disse che la ripetizione della partita sarebbe stata la soluzione più giusta. Anche la stampa francese si dissociò dal giocatore, criticandolo insieme al CT Raymond Domenech e al resto della squadra, per essersi qualificata al Mondiale con disonore. A inizio dicembre la Federazione irlandese chiese alla FIFA di essere ammessa come trentatreesima qualificata, ma la richiesta fu respinta dal presidente Joseph Blatter.

Anni 2010

La formazione irlandese festeggia la qualificazione a Euro 2012 contro l'Estonia

Nel 2012, sempre sotto la guida di Trapattoni, l'Irlanda torna a giocare il campionato europeo ventiquattro anni dopo l'unica partecipazione: i "verdi" si qualificano superando l'Estonia nei play-off (4-0 a Tallinn e 1-1 a Dublino), ma nella fase finale vengono eliminati già dopo la fase a gironi perdendo i tre incontri con Croazia, Spagna e Italia. Nell'ottobre 2013, dopo aver mancato la qualificazione al mondiale brasiliano, Trapattoni rescinde il contratto e viene sostituito da Martin O'Neill.

La nazionale irlandese si qualifica per il campionato d'Europa 2016 battendo la Bosnia ed Erzegovina ai play-off e viene inserita nel girone E con Italia, Belgio e Svezia. Dopo aver pareggiato all'esordio con gli svedesi, gli irlandesi subiscono una pesante sconfitta per 3-0 contro il Belgio. Alla nazionale serve una vittoria nell'ultima giornata per superare il turno almeno come terza e così avviene: grazie al gol di Brady all'85º minuto, l'Irlanda batte l'Italia (già qualificata aritmeticamente prima del match) e con 4 punti supera il turno come una delle migliori terze. Agli ottavi di finale la squadra irlandese viene battuta dalla Francia per 2-1 ed eliminata. Dopo essere passati in vantaggio con il gol di Brady su rigore, gli irlandesi subiscono infatti la rimonta degli avversari, firmata da una doppietta di Griezmann.

L'Irlanda manca poi l'accesso alla fase finale del campionato del mondo 2018. Battendo per 1-0 il Galles a Cardiff, chiude il proprio girone al secondo posto alle spalle della Serbia, ma poi perde malamente il play-off contro la Danimarca (0-0 a Copenaghen e 1-5 in casa, dopo essere passata in vantaggio).

Impegnata poi nella UEFA Nations League 2018-2019, l'Irlanda termina il girone di Lega B con Galles e Danimarca all'ultimo posto, raccogliendo solo due punti (due pareggi senza reti contro la Danimarca) in quattro partite e retrocedendo in Lega C. Il 21 novembre 2018 O'Neill e il suo assistente Roy Keane lasciano la panchina della nazionale.

Il 23 novembre 2018 la nazionale viene affidata a Mick McCarthy, che si avvale degli assistenti Terry Connor e Robbie Keane. A tre partite dalla fine del girone di qualificazione al campionato d'Europa 2020, la squadra comanda la classifica del proprio raggruppamento, ma due pareggi e una sconfitta nelle partite conclusive la fanno scivolare al terzo posto finale, dietro a Svizzera e Danimarca. L'Irlanda accede comunque ai play-off di qualificazione all'europeo.

Anni 2020

Il 4 aprile 2020 la federazione nomina Stephen Kenny nuovo CT dell'Irlanda.

Nelle qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2022 la nazionale parte subendo diverse sconfitte e, nonostante un parziale recupero nelle ultime gare, viene eliminata anticipatamente dalla fase finale in Qatar.

La squadra di calcio dell'Irlanda, soprannominata "Irlanda", è la rappresentativa calcistica dell'Irlanda nella competizioni internazionali ed è controllata dalla Football Association of Ireland (FAI). La selezione rappresenta all'interno del panorama calcistico internazionale la Repubblica d'Irlanda, in contrapposizione all'Irlanda del Nord, che invece viene inserita come una delle nazioni costitutive del Regno Unito. L'Irlanda non è mai riuscita a qualificarsi per una fase finale di un campionato del mondo, mentre ha partecipato a tre edizioni del campionato europeo, nel 1988, nel 2012 e nel 2016.